Descrizione
Con Imperium Romanum, il progetto che porta avanti da quindici anni, Alfred Seiland accompagna il lettore in un grande ideale viaggio transcontinentale, toccando luoghi mitici della romanità, siti emblematici come Roma, Palmira, Samaria o Epidauro, in quaranta paesi diversi.
Con fotografie talvolta iperrealiste e pop, talvolta simboliste e minimal, indaga l’inestricabile e vitale rapporto tra le antichità romane e i luoghi della modernità. Le rovine del passato emergono così in tutta chiarezza come il grande patrimonio di un’identità visiva europea, una sorta di minimo comune denominatore dell’arte moderna e dell’architettura contemporanea, la prima forma di globalizzazione dello sguardo. Il lettore è accompagnato a scoprire le trasformazioni delle città e del paesaggio: l’occhio del fotografo ne esalta il riuso – talvolta consapevole, talvolta casuale – e ironizza sul surreale dialogo tra le antiche glorie monumentali e i moderni tessuti urbanistici, gli spazi del turismo di massa, dello sport e della cultura del tempo libero.