Descrizione
“Gioni David Parra ha valicato l’ostacolo della “mancanza”, scolpendo la sua pietra solo dopo aver instaurato con essa un rapporto “mentale e muscolare”: scultore e materia lavorano unilateralmente alla stregua di un sistema di scambio e di dialogo, basato sul fatto che le parti, ovvero l’uomo e la materia, sono spesso un tutt’uno. Il prodotto del lavoro diviene luogo del corpo e dello spirito in cui si mescolano le tracce del passato, ma soprattutto dove si compie la materializzazione del legame fra l’esigenza del presente e l’aspirazione dell’artista alla solennità”.
Dal testo “Il corpo della pietra. Tensioni, vibrazioni, simbiosi” di Andrea Daffra.