Descrizione
Oggi più che mai Bruno Donzelli ci pone di fronte ad una rivisitazione della sua ricerca pittorica, realizzando “i portali”, nuove opere uniche ed inedite, che fungono da ponte dell’immaginario tra l’arte e i riverberi di vita quotidiana inscenati dalla superficie riflettente. Il catalogo raccoglie le opere esposte negli spazi espositivi delle “Gallerie Arte Pentagono” la mostra dedicata all’esclusiva collezione dell’artista napoletano che, con 34 preziose produzioni, intende proiettare all’esterno, in modo del tutto conscio e volontario, aspetti visibili e sagomati di un continuo fluire. L’ispirazione è ciò che alimenta la creatività umana ed attraverso “i portali” ognuno di noi può trasformarsi in forma o sostanza d’arte in virtù di un semplice riflesso ideato e studiato da Donzelli nelle sue composizioni. Diventare icone di sè stessi può rappresentare un viaggio che, tramite una serie di sguardi e correlato ad un processo di astrazione, si diventa rappresentativi tramite un’ oggettivazione della propria soggettività. Luci, ombre, sfumature o tutto ciò che realisticamente appare viene a confrontarsi con il senso del riflesso dell’umano sentire, dove l’iconicità stessa assume ancor di più la propria dirompente forza simbolica, elaborando significati in maniera più rapida ed intuitiva rispetto ad un semplice osservare o scrutare. Gli artisti spesso si ispirano per dare vita a nuove prospettive e per esprimere emozioni e concetti in modo inequivocabile e questo collegamento tra l’ispirazione e l’arte rivela l’importanza dell’esperienza umana al fine di realizzare opere contemporanee, che oltrepassino il futuro e superino il passato. Donzelli, come è solito fare, giocando con i temi del surrealismo, del futurismo, della Pop e Street Art, interpreta e al tempo stesso racconta il suo stile, costruendo un’immagine unificata di simboli ed elementi figurativi, che connotano dunque alla visione un alto grado di riflessività e di introspezione. L’ulteriore rivoluzione insita “nei portali” riguarda anche l’ironia di fondo, e mai sarcasmo o caricatura, dove l’artista rende omaggio ai grandi personaggi dell’arte del secolo scorso e per cui nutre ricordi e ricorda stimoli. La collezione quindi risulta essere un volano attraverso cui scrivere, disegnare, dipingere, lasciar scorrere i propri pensieri, molti dei quali appartenenti per l’appunto al primo Novecento ed ogni singolo specchio riesce a trasferire unicità a gesti semplici, quotidiani o normali, traslando azioni che partono dalla pittura e si trasformano in realtà.
Donzelli, testimone dunque del tempo e dei tempi, con la sua nuovissima raccolta riesce a sconfiggere la novella iconoclasta dei giorni contemporanei, rendendo omaggio al passato, al presente e al futuro.