Descrizione
“La mostra che presentiamo quest’anno a Castelbasso assume un significato particolare nella storia, che ormai possiamo dire lunga, della Fondazione Malvina Menegaz: la sua preparazione e realizzazione è avvenuta, infatti, durante un periodo eccezionale determinato dall’emergenza sanitaria per l’epidemia del Covid-19 che ha colpito con particolare gravità l’Italia. Nonostante le non poche difficoltà organizzative che ciò ha comportato, abbiamo fortemente voluto portare a termine il progetto e siamo molto felici che la sua realizzazione possa rappresentare un simbolo per la ripartenza del Paese. La cultura ha sempre costituito per noi uno dei motori dell’Italia, e proprio al nostro Paese abbiamo voluto dedicare questa mostra, affidata come l’anno scorso alla cura di Simone Ciglia. La forma della terra. Geografia della ceramica contemporanea in Italia si propone infatti di tracciare una geografia di un medium artistico – la ceramica – che, a dispetto dell’origine che si perde nel tempo, è tornato recentemente all’attenzione degli artisti contemporanei. Una tecnica che ha una particolare risonanza anche nel territorio nel quale la Fondazione ha scelto di operare, trovando a Castelli (TE) uno dei centri storici di produzione ceramica. Qui abbiamo avuto modo di lavorare alla nuova creazione di un’opera dell’artista Mario Airò, nella quale ci siamo avvalsi del contributo offerto dal bando Italian Council, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo. E la seconda volta che la Fondazione risulta fra i vincitori, e questo eccellente risultato è ulteriore fonte di grande soddisfazione per tutti noi. Da questa esperienza, siamo partiti per un viaggio in tutta Italia che ci ha portato in alcuni fra i principali centri della cultura ceramica, mettendo in dialogo questa ricca tradizione artigianale con i linguaggi innovativi dell’arte più recente. Con la sua progettualità, la Fondazione Malvina Menegaz conferma il proprio impegno in favore dell’arte e la cultura, proiettando la tradizione nella contemporaneità.”
Tratto da L’Opera Continua di Osvaldo Menegaz