Descrizione
In questa silloge, come in tutte le precedenti, troviamo Giovanni, il lavoratore apprezzato e coccolato quando serviva, brutalmente rottamato appena non serviva più, troviamo il cittadino deluso e disgustato dalle ingiustizie e dalle iniquità di Istituzioni ed Autorità. Troviamo l’uomo che ci manifesta il suo animo, ci confessa le sue attese tradite e le sue speranze latenti. (dalla postfazione)